Le storiche bitte romagnole del '900

In questi giorni abbiamo concluso una analisi del modello della storica bitta in ghisa Leonardo utilizzata nel porto canale di Rimini e nel porto vinciano di Cesenatico.

La bitta ripropone, con ricerca storica, le antiche bitte portuali in ghisa delle fonderie Agostini di Rimini e delle fonderie Roncuzzi di Ravenna. Modelli di bitte in ghisa presenti un po’ ovunque nelle attrezzature portuali della regione e non solo.

Abbiamo, in questi anni, prima recuperato le originali attrezzature di produzione e poi ripristinato i modelli per le nuove realizzazioni.

Le tecniche di produzione delle fusioni delle bitte

Si utilizzate tecniche produttive prettamente manuali e si utilizza le procedure a sabbia e sabbia-resina. Nello specifico il modello utilizzato è un modello detto simmetrico con inserto mobile. Tecnica antica che con il minimo di attrezzatura permetteva la realizzazione delle fusioni desiderate. Tecnica che richiede particolare abilità manuale ed esperienza.

La posa delle bitte

Le bitte in questione sono del tipo a inghisare: sono posate a corpo unico con la banchine e affogate nella medesima cementandola per circa un metro di profondità. Questa tecnica di posa garantisce solidità e lunga durata dei manufatti in quanto distribuisce in modo omogeneo e in profondità sulla banchina portuale il carico di tiro dei natanti ormeggiati ad esse.

Nel porto di Rimini

Nel porto di Rimini, durante i rifacimenti successivi della banchina portuale, hanno sostituito nell'uso le ottocentesche bitte realizzate in pietra d’Istria. Bitte in pietra bianca ancora presenti in quantità come elementi decorativi e storici sulla passeggiata del porto; nonostante la loro età conservano ancora una presenza non solo storica ma anche funzionale in quanto sovente si vedono ancora utilizzate.

Dove si mostra ancora attenzione per gli elementi tradizionali che caratterizzano il nostro territorio si sceglie di posare questa tipologia di bitta che con la loro forma caratterizza l'ambiente portuale e la sua storia. Alcuni recenti ripristini sono stati effettuati sul porto riminese nell'area di ormeggio della Guardia di Finanza e nel ripristino del magnifico porto disegnato da Leonardo da Vinci di Cesenatico.

    

La Fonderia Innocenti produce da oltre mezzo secolo questa tipologia di bitte portuale in ghisa seguendo le forme e le tecniche di chi ci ha preceduto e preservandone il particolare disegno. Bitte che hanno mostrato la loro adeguatezza strutturale a sopportare i carichi a cui sono state per lungo tempo sottoposte. In diverse bitte in ghisa si nota una usura alla basa dovuta all'uso. Lo sfregamento delle funi di ormeggio hanno segnato con gole il corpo in ghisa ma non si sono mai verificate rotture. Osservandole, diverse presentano anche segni di battitura sulla superficie della testa dovuta ad una antica abitudine dei marinati del porto che le utilizzavano come incudini su cui picchiare e fare manutenzioni alle proprie attrezzature.

   

Le recenti analisi che abbiamo condotto sulla bitta Leonardo hanno avuto lo scopo di valutare da un punto di vista ingegneristico l’effettiva portata di questa tipologia di ancoraggio.

Questa tipologia di bitta portuale viene posata a corpo unico con la banchina inghisandola nella medesima. E’ prevista la possibilità di essere riempita di calcestruzzo tramite apposito foro superiore di sfogo e carico in modo tale da aumentare la resistenza al tiro della sola ghisa.

Le analisi strutturale di tiro

Le analisi strutturali hanno mostrato che le bitte Leonardo posate con tecnica a riempimento interno in calcestruzzo arrivano ad una portata di 50 tonnellate. Il calcolo strutturale è stato realizzato sommando la resistenza della bitta in ghisa alla resistenza del riempimento in cemento.

Tenendo conto delle tolleranze del caso, i calcoli struttura portano a indicare una capacità di resistenza al tiro prudenziale di 47 tonnellate, 30 dovute alla struttura in ghisa, 17 dovute alla tecnica di posa e al riempimento di calcestruzzo.

La nostra azienda si dedica da lungo tempo alla conservazione e produzione di questi e altri particolari della nostra identità cittadina e regionale. Non si tratta di mera conservazione ma di manufatti che possono vivere in modo duraturo e efficiente il presente mantenendo continuità del disegno nel tempo, identità del paesaggio urbano, piacere di un presente ricco di storia anche nei dettagli che non sono mai elemento da trascurare.

Sovente le bitte diventano improvvisati sedili per i pescatori e nelle calde estati occasione di appoggio per contemplare romantici tramonti.